<i>The Rocky Horror (Picture) Show</i>: a <i>Camp</i> Parody of the Gothic between Mary Shelley, J. B. Priestley and James Whale

Lo spettacolo teatrale The Rocky Horror Show (1973) di Richard O’Brien e, successivamente, l’adattamento cinematografico The Rocky Horror Picture Show (1975) di Jim Sharman possono essere considerate due pietre miliari del musical. Per temi e struttura, essi rappresentano la massima espressione dell...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Armando Rotondi
Format: Article
Language:English
Published: Università degli Studi di Cagliari 2016-11-01
Series:Between
Subjects:
Online Access:http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/2182
Description
Summary:Lo spettacolo teatrale The Rocky Horror Show (1973) di Richard O’Brien e, successivamente, l’adattamento cinematografico The Rocky Horror Picture Show (1975) di Jim Sharman possono essere considerate due pietre miliari del musical. Per temi e struttura, essi rappresentano la massima espressione della rivoluzione sessuale che va a cavalli tra gli anni '60 e '70 ed emblema del movimento di libertà sessuale. Il successo del musical risiede nella presa in giro degli stereotipi del gotico sia letterario che cinematografico, creando una enorme, irriverente parodia. Se il riferimento più evidente è il Frankenstein di Mary Shelley e la versione cinematografica di James Whale, meno analizzato è il rapporto con Benighted (1927) by John B. Priestley e la pellicola The Old Dark House (1932) sempre di Whale e adattata dal romanzo di Priestley. Proprio questa risulta, infatti, vera fonte di ispirazione per il lavoro di O’Brien, piuttosto che il Frankestein. Il contributo analizzerà questo rapporto, focalizzando la sua attenzione sugli elementi della “liturgia del Rocky Horror Show”, sui riferimenti in parodia e proponendo una visione dell’opera di O’Brien come una meta-aprodia.
ISSN:2039-6597