La vulnerabilità finanziaria: un’analisi per classi di reddito.(Financial vulnerability: an analysis by income classes)
<p>In questo lavoro, mediante l’utilizzo di un ampio campione di individui tra i 25 e i 54 anni, si analizza la partecipazione al mercato del credito e la vulnerabilità finanziaria per classe di reddito tra il 2005 e il 2011. Nel periodo considerato la percentuale di individui che detenevano...
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Associazione Economia civile
2014-12-01
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Series: | Moneta e Credito |
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doaj-55c9c50726ad422ab1385dda5aaaf0592020-11-24T22:52:26ZitaAssociazione Economia civileMoneta e Credito2037-36512014-12-016726812689La vulnerabilità finanziaria: un’analisi per classi di reddito.(Financial vulnerability: an analysis by income classes)Paolo AcciariElisabetta ManzoliSauro MocettiEliana Viviano<p>In questo lavoro, mediante l’utilizzo di un ampio campione di individui tra i 25 e i 54 anni, si analizza la partecipazione al mercato del credito e la vulnerabilità finanziaria per classe di reddito tra il 2005 e il 2011. Nel periodo considerato la percentuale di individui che detenevano un debito di almeno 75 mila euro è aumentata, prevalentemente per il rallentamento del ritmo di rimborso del debito. La dinamica è stata eterogenea tra le classi di reddito: i nuovi indebitati appartenevano prevalentemente ai decili di reddito più elevati; il rallentamento nel ritmo di rimborso è stato più accentuato per le fasce di reddito medie e basse. Nel periodo sono aumentate le difficoltà nel pagamento del debito: i tassi di anomalia nel quintile più povero della popolazione erano 10 volte più elevati di quelli nel quintile più ricco; tale divario si è ampliato con la crisi. Nostre stime mostrano che l’instabilità del reddito accresce significativamente l’insorgenza di difficoltà finanziarie. Tuttavia, l’elevata concentrazione del debito presso le classi di reddito più ricche ha contribuito a contenere la rischiosità complessiva.</p><p> </p><p> </p>http://ojs.uniroma1.it/index.php/monetaecredito/article/view/13029Reddito, Sofferenze, Vulnerabilità finanziaria |
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Paolo Acciari Elisabetta Manzoli Sauro Mocetti Eliana Viviano |
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<p>In questo lavoro, mediante l’utilizzo di un ampio campione di individui tra i 25 e i 54 anni, si analizza la partecipazione al mercato del credito e la vulnerabilità finanziaria per classe di reddito tra il 2005 e il 2011. Nel periodo considerato la percentuale di individui che detenevano un debito di almeno 75 mila euro è aumentata, prevalentemente per il rallentamento del ritmo di rimborso del debito. La dinamica è stata eterogenea tra le classi di reddito: i nuovi indebitati appartenevano prevalentemente ai decili di reddito più elevati; il rallentamento nel ritmo di rimborso è stato più accentuato per le fasce di reddito medie e basse. Nel periodo sono aumentate le difficoltà nel pagamento del debito: i tassi di anomalia nel quintile più povero della popolazione erano 10 volte più elevati di quelli nel quintile più ricco; tale divario si è ampliato con la crisi. Nostre stime mostrano che l’instabilità del reddito accresce significativamente l’insorgenza di difficoltà finanziarie. Tuttavia, l’elevata concentrazione del debito presso le classi di reddito più ricche ha contribuito a contenere la rischiosità complessiva.</p><p> </p><p> </p> |
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