Biodiversità a mammiferi lungo un mega-transetto nella regione del mosaico "foresta-piantagione" tra Lagos (Nigeria) e Yaoundé (Camerun): interazioni tra specie e rapporti prede-predatori: un'overview
È stato studiato l'intero popolamento mammaliano, attraverso le catene trofiche, lungo un mega transetto che percorre oltre 1.500 Km lineari attraverso il mosaico foresta-piantagione con locale introgressione di foresta costiera di mangrovie e savana di Guinea, tra la Nigeria e il Camerun, due...
Main Authors: | , , , |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Associazione Teriologica Italiana
2003-10-01
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Series: | Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy |
Online Access: | http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/4201 |
Summary: | È stato studiato l'intero popolamento mammaliano, attraverso le catene trofiche, lungo un mega transetto che percorre oltre 1.500 Km lineari attraverso il mosaico foresta-piantagione con locale introgressione di foresta costiera di mangrovie e savana di Guinea, tra la Nigeria e il Camerun, due hot-spots per la biodiversità mammaliana come esempio di un popolamento afro-tropicale-occidentale. Sulla base delle nostre decennali investigazioni, risulta che esiste una sola specie di superpredatore di I grado (<em>Python sebae</em>), una di II grado (<em>Panthera pardus</em>), e, in particolare tra i mammiferi, una serie di predatori intermedi, come, ad es. <em>Genetta</em> spp., etc. Il rapporto numerico tra superpredatori e predatori tende a decrescere da est verso ovest, dai rilievi verso le pianure, e dagli ecosistemi frammentati fino a quelli omofitici, e, in sostanza, dalla foresta temporaneamente allagata alla mangrovia secondaria. Non ultima, grossa influenza viene attribuita alla distribuzione delle ingressioni salmastre che modellano la canopia e le sue "keystone species". Di particolare rilevanza ecologica risulta la debole correlazione che lega la presenza di superpredatori e predatori generalisti con specifiche prede "target", cioè a dire che la predicibilità della presenza-assenza di un determinato taxon predatore è scarsamente rilevata dalla comunità delle prede. Tutto ciò sembrerebbe logicamente derivare dall'azione delle popolazioni cacciatrici native che quindi equivarrebbero funzionalmente a dei superpredatori e predatori generalisti, che per loro stessa natura, non potrebbero essere tollerati dal carico corrente dell'ambiente residuo. |
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ISSN: | 0394-1914 1825-5272 |