Abbondanza relativa del Riccio <em>Erinaceus europaeus</em> L. 1758 (Insectivora, Erinaceidae) in ambienti del sud e nord Italia
<em>Erinaceus europaeus</em> L., specie comune e diffusa in tutta Italia, rappresenta una delle vittime animali più frequenti del traffico automobilistico. Il presente lavoro considera la comparazione tra tratti stradali del nord e del sud del Paese considerando come il c...
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Published: |
Associazione Teriologica Italiana
2003-10-01
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Series: | Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy |
Online Access: | http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/4245 |
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doaj-90be0ae1160b4ae18a737870d865a36b2020-11-25T03:40:04ZengAssociazione Teriologica ItalianaHystrix, the Italian Journal of Mammalogy0394-19141825-52722003-10-0114010.4404/hystrix-14.0-4245Abbondanza relativa del Riccio <em>Erinaceus europaeus</em> L. 1758 (Insectivora, Erinaceidae) in ambienti del sud e nord ItaliaGaetano AloiseDino ScaravelliMassimo BertozziMara Cagnin<em>Erinaceus europaeus</em> L., specie comune e diffusa in tutta Italia, rappresenta una delle vittime animali più frequenti del traffico automobilistico. Il presente lavoro considera la comparazione tra tratti stradali del nord e del sud del Paese considerando come il conteggio degli individui investiti rappresenti un'efficace stima di abbondanza. Per un anno sono state effettuate le localizzazioni dei ricci uccisi su transetti stradali di 37 e 14,5 Km. I percorsi sono stati poi suddivisi in base alle tipologie ambientali presenti. Il confronto tra i due ambienti tipo, quello padano e quello di un transetto mediterrano- montano, ha mostrato come se da una parte il pattern generale può risultare simile, con una concentrazione degli investimenti nei pressi delle aree antropizzate con orti e giardini, si rileva come il tratto costiero calabrese mostri l?indice chilometrico di eventi maggiore d?Europa (7,27 ricci per chilometro per anno), poi decisamente più contenuto nell?area montana, dove l?insettivoro però non arriva al bosco a <em>Fagus sylvatica</em> e ha massimi altitudinali diversi relativamente ai versanti considerati: fino a 630 m s.l.m. del versante interno e a 530 m s.l.m. su quello costiero, con una asimmetria altimetrica della distribuzione che corrisponde a quella bioclimatica. In ambito padano la densità di eventi si attesta a 0,05 esemplari per chilometro per anno. La distribuzione stagionale è simile con un aumento delle presenze di giovani durante l?inizio dell?estate, ma che si prolunga in modo considerevole per il meridione con riscontri praticamente tutto l?anno. Rari sono al nord i contatti, sempre con giovani, tra novembre e marzo. Infine si auspica un ampliamento della base dati con un progetto di raccolta di informazioni su tutto il territorio nazionale. http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/4245 |
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