Misura, dis-misura e oltre. Traiettorie dell'ossimoro lungo Orazio, Giovenale e il Montale di Satura

Sulla base del titolo, Satura di Montale viene letta entro un orizzonte che l’accomuna ad alcuni testi satirici latini di Orazio e Giovenale. Da questa particolare prospettiva, emerge la centralità dell’ossimoro, figura di cui ciascuno dei tre poeti si serve nell’elaborazione di una personale assiol...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Corrado Confalonieri
Format: Article
Language:English
Published: Prof. Rinaldo Rinaldi 2010-06-01
Series:Parole Rubate : Rivista Internazionale di Studi sulla Citazione
Subjects:
Online Access:http://www.parolerubate.unipr.it/fascicolo1_pdf/confalonieri.pdf
Description
Summary:Sulla base del titolo, Satura di Montale viene letta entro un orizzonte che l’accomuna ad alcuni testi satirici latini di Orazio e Giovenale. Da questa particolare prospettiva, emerge la centralità dell’ossimoro, figura di cui ciascuno dei tre poeti si serve nell’elaborazione di una personale assiologia che distingua valore e dis-valore: dal modus oraziano della virtù come “giusto mezzo” passando per il rigido scontro tra virtus e vitium di Giovenale, il percorso si chiude con l’“ossimoro permanente” di Montale, quando l’ossimoro stesso neutralizza l’opposizione su cui si fonda e diventa tautologia.Starting from the analysis of the title, Montale's Satura can be compared to some satirical texts written by Roman poets Horace and Juvenal. In particular, the figure of speech of oxymoron is central to the three poets; in fact, each of them uses it to develop a personal axiology, distinguishing value and dis-value: from horatian modus defining virtue like equilibrium between extremes, to the clash between virtus and vitium of Juvenal, up to Montale’s “permanent oxymoron”. The latter neutralizes the opposition on which it is based and becomes tautology.
ISSN:2039-0114