La risorsa mare per la mobilità di merci e persone nella Regione Campania
I 512 chilometri di costa campana rappresentano il 6,7% in tutte le coste italiane (7.687 km). Su di esso si affaccia un sistema urbano consolidato formato da grandi e piccoli centri in cui le infrastrutture portuali sono storicamente presenti: si può affermare che nel corso del tempo il...
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Università di Napoli Federico II
2009-11-01
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Series: | TeMA: Journal of Land Use, Mobility and Environment |
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doaj-a98f41805de54a689773fa3a14c234d72020-11-25T01:56:48ZengUniversità di Napoli Federico IITeMA: Journal of Land Use, Mobility and Environment1970-98891970-98702009-11-012310.6092/1970-9870/8484La risorsa mare per la mobilità di merci e persone nella Regione CampaniaGiuseppe Mazzeo0CNR - Dipartimento di Pianificazione e Scienza del TerritorioI 512 chilometri di costa campana rappresentano il 6,7% in tutte le coste italiane (7.687 km). Su di esso si affaccia un sistema urbano consolidato formato da grandi e piccoli centri in cui le infrastrutture portuali sono storicamente presenti: si può affermare che nel corso del tempo il sistema delle attrezzature portuali e l'importanza relativa tra di loro sia cambiata, ma non ne è cambiato il numero e l'ubicazione. La morfologia della costa campana ha reso possibile l’insediamento di impianti portuali di dimensioni significative. Esso è quasi interamente sviluppato nel tratto centrale della costa campana e si basa sui porti di Napoli e Salerno (merci e passeggeri), Torre Annunziata (trasporto merci), Castellammare di Stabia (cantieristica), Pozzuoli (merci e passeggeri), oltre che sul sistema portuale, soprattutto passeggeri, di Ischia, Casamicciola, Capri, Procida e Sorrento. Questo complesso sistema ha molti punti di forza e molte carenze e, in una prospettiva di sviluppo territoriale, può dare apporti significativi all'asfittica economia regionale. Proprio per questo motivo alcuni dei processi di pianificazione che interessano la Regione si stanno concentrando sulle azioni possibili per ridare forza al rapporto secolare tra terra e mare, punti di forza del territorio campano. L'importanza di un uso produttivo della risorsa mare deriva da due considerazioni: la prima è la posizione geografica dell'Italia (e al suo interno, della Campania) nel Mediterraneo, lungo le rotte tra l'Europa e l'Asia; il secondo è l'impatto potenziale del trasporto di merci e di passeggeri sul territorio e sul sistema economico campano. Analisi e risultati cambiano a seconda che si tratti il trasporto merci o quello passeggeri: nel primo caso diventa significativa la capacità infrastrutturale e il sistema produttivo locale, con le relative connessioni esterne; nel secondo caso è rilevante la valorizzazione delle potenzialità del sistema culturale e ambientale e la qualità del sistema di accoglienza. Il paper analizza lo stato del sistema portuale regionale con l'obiettivo di definire un quadro generale dei processi di sviluppo in atto. In particolare, si analizza il ruolo dei porti regionali nel trasporto locale, nazionale e internazionale e con una particolare attenzione al ruolo dei sistemi produttivi locali e dei sistemi logistici; altro elemento analizzato è il ruolo dei porti nel traffico passeggeri (locali e navi da crociera) e le ipotesi evolutive del processo di pianificazione.http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/84 |
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I 512 chilometri di costa campana rappresentano il 6,7% in tutte le coste italiane (7.687 km). Su di esso si affaccia un sistema urbano consolidato formato da grandi e piccoli centri in cui le infrastrutture portuali sono storicamente presenti: si può affermare che nel corso del tempo il sistema delle attrezzature portuali e l'importanza relativa tra di loro sia cambiata, ma non ne è cambiato il numero e l'ubicazione. La morfologia della costa campana ha reso possibile l’insediamento di impianti portuali di dimensioni significative. Esso è quasi interamente sviluppato nel tratto centrale della costa campana e si basa sui porti di Napoli e Salerno (merci e passeggeri), Torre Annunziata (trasporto merci), Castellammare di Stabia (cantieristica), Pozzuoli (merci e passeggeri), oltre che sul sistema portuale, soprattutto passeggeri, di Ischia, Casamicciola, Capri, Procida e Sorrento. Questo complesso sistema ha molti punti di forza e molte carenze e, in una prospettiva di sviluppo territoriale, può dare apporti significativi all'asfittica economia regionale. Proprio per questo motivo alcuni dei processi di pianificazione che interessano la Regione si stanno concentrando sulle azioni possibili per ridare forza al rapporto secolare tra terra e mare, punti di forza del territorio campano. L'importanza di un uso produttivo della risorsa mare deriva da due considerazioni: la prima è la posizione geografica dell'Italia (e al suo interno, della Campania) nel Mediterraneo, lungo le rotte tra l'Europa e l'Asia; il secondo è l'impatto potenziale del trasporto di merci e di passeggeri sul territorio e sul sistema economico campano. Analisi e risultati cambiano a seconda che si tratti il trasporto merci o quello passeggeri: nel primo caso diventa significativa la capacità infrastrutturale e il sistema produttivo locale, con le relative connessioni esterne; nel secondo caso è rilevante la valorizzazione delle potenzialità del sistema culturale e ambientale e la qualità del sistema di accoglienza. Il paper analizza lo stato del sistema portuale regionale con l'obiettivo di definire un quadro generale dei processi di sviluppo in atto. In particolare, si analizza il ruolo dei porti regionali nel trasporto locale, nazionale e internazionale e con una particolare attenzione al ruolo dei sistemi produttivi locali e dei sistemi logistici; altro elemento analizzato è il ruolo dei porti nel traffico passeggeri (locali e navi da crociera) e le ipotesi evolutive del processo di pianificazione. |
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