Complicanze della nefrolitotrissia percutanea

L'obiettivo di questo studio è descrivere “step-by-step” la nefrolitotrissia percutanea e le sue complicanze. A tale proposito sono stati valutati i casi di calcolosi renale da noi trattati con nefrolitotrissia percutanea (PCNL) dal 2001 al 2010 ed è stata al contempo rivista la letteratura cir...

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Bibliographic Details
Main Authors: A. Scavuzzo, A. Granata, A. Saita, F. Fiorini
Format: Article
Language:Italian
Published: AboutScience Srl 2018-01-01
Series:Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi
Subjects:
Online Access:https://journals.aboutscience.eu/index.php/gcnd/article/view/1436
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description L'obiettivo di questo studio è descrivere “step-by-step” la nefrolitotrissia percutanea e le sue complicanze. A tale proposito sono stati valutati i casi di calcolosi renale da noi trattati con nefrolitotrissia percutanea (PCNL) dal 2001 al 2010 ed è stata al contempo rivista la letteratura circa l'incidenza e il management delle complicanze legate a tale procedura. La percentuale globale di complicanze registrate durante e dopo le PCNL possono raggiungere anche l'83% dei casi e comprendono ematomi (7,2%), trasfusioni (11,2%-17,5%) e febbre (21,0%-32,0%). Molte di queste complicazioni, se riconosciute precocemente, possono essere gestite con trattamenti conservativi o mininvasivi. Le complicanze maggiori sono rare (setticemia (0,3–0,4%), lesioni intestinali (0,2–0,8%), lesioni pleuriche (0,0–3,1%)). Le co-morbilità (insufficienza renale, diabete mellito, obesità severa, malattie polmonari) sembrano incrementare il rischio di complicanze. Nella nostra casistica la percentuale complessiva di complicanze è stata pari al 26%, molte delle quali si sono risolte senza sequele. In conclusione, la PCNL rappresenta una metodica sicura e con basso rischio di complicanze specifiche specie se a seguito di un'accurata selezione e preparazione dei pazienti, tecnica appropriata e attento follow-up nel post-operatorio al fine di assicurare tempestivo intervento se/quando necessario.
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