Riaffiorano gli abbozzi de 'L’infinito'. Sono davvero dei falsi?

Le carte degli autori, finché restano nella disponibilità del collezionismo privato, sono come fiumi carsici che scompaiono e ricompaiono. Questo articolo riguarda due abbozzi già noti de 'L’infinito', uno in versi l’altro in prosa, oggi ritenuti concordemente dei falsi. Il dott. Fabio Ma...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Pasquale Stoppelli
Format: Article
Language:Italian
Published: Università degli Studi di Milano 2021-07-01
Series:Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria
Subjects:
Online Access:https://riviste.unimi.it/index.php/PEML/article/view/15942
Description
Summary:Le carte degli autori, finché restano nella disponibilità del collezionismo privato, sono come fiumi carsici che scompaiono e ricompaiono. Questo articolo riguarda due abbozzi già noti de 'L’infinito', uno in versi l’altro in prosa, oggi ritenuti concordemente dei falsi. Il dott. Fabio Massimo Bertolo, direttore di Finarte, mi ha informato che la casa d’aste ha in affidamento la carta originale di quegli abbozzi e me ne ha messo a disposizione la riproduzione, che col suo permesso pubblico qui in fondo all’articolo. Me ne occupo perché mi sembra un bel caso da investigare con gli strumenti propri della filologia.
ISSN:2499-6637