Dalla alfabetizzazione della «colombara» alla cultura dei pittori milanesi del Rinascimento

Qualche riflessione a proposito della diffusione del saper leggere e scrivere tra gli artigiani, veicolato dall’approdo della lingua volgare nella letteratura e quindi della scrittura alla colombara (Ginzburg). Dalla fine del XIII secolo, e a maggior ragione fra Tre e Quattrocento, gli artigiani de...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Beatrice Del Bo
Format: Article
Language:English
Published: Mondadori 2020-07-01
Series:Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica - Nuova Serie
Subjects:
Online Access:https://riviste.unimi.it/index.php/SSMD/article/view/13998
Description
Summary:Qualche riflessione a proposito della diffusione del saper leggere e scrivere tra gli artigiani, veicolato dall’approdo della lingua volgare nella letteratura e quindi della scrittura alla colombara (Ginzburg). Dalla fine del XIII secolo, e a maggior ragione fra Tre e Quattrocento, gli artigiani delle città italiane non soltanto registravano per iscritto i loro affari ma iniziarono anche a elaborare opere originali (cronache, diari ecc.). Le tracce delle loro scritture sono tuttavia ancora scarse per alcune regioni italiane, tranne che per la Toscana, a causa della difficoltà di reperimento tra i fondi archivistici. La documentazione conservata presso l’Archivio di Stato di Milano consente tuttavia di svolgere qualche considerazione a proposito dell’uso del volgare da parte di un segmento artigianale specifico, cioè quello dei pittori attivi in città fra Quattro e Cinquecento.
ISSN:1124-1268
2611-318X