The spatial representation of time

Numerosi studi mostrano che gli intervalli temporali sono rappresentati attraverso un codice spaziale che si estende da sinistra verso destra, dove gli intervalli brevi sono rappresentati a sinistra rispetto a quelli lunghi. Inoltre tale disposizione spaziale del tempo può essere influenzata dalla m...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Magnani, Barbara <1982>
Other Authors: Frassinetti, Francesca
Format: Doctoral Thesis
Language:it
Published: Alma Mater Studiorum - Università di Bologna 2012
Subjects:
Online Access:http://amsdottorato.unibo.it/4724/
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sources NDLTD
topic M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica
spellingShingle M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica
Magnani, Barbara <1982>
The spatial representation of time
description Numerosi studi mostrano che gli intervalli temporali sono rappresentati attraverso un codice spaziale che si estende da sinistra verso destra, dove gli intervalli brevi sono rappresentati a sinistra rispetto a quelli lunghi. Inoltre tale disposizione spaziale del tempo può essere influenzata dalla manipolazione dell’attenzione-spaziale. La presente tesi si inserisce nel dibattito attuale sulla relazione tra rappresentazione spaziale del tempo e attenzione-spaziale attraverso l’uso di una tecnica che modula l’attenzione-spaziale, ovvero, l’Adattamento Prismatico (AP). La prima parte è dedicata ai meccanismi sottostanti tale relazione. Abbiamo mostrato che spostando l’attenzione-spaziale con AP, verso un lato dello spazio, si ottiene una distorsione della rappresentazione di intervalli temporali, in accordo con il lato dello spostamento attenzionale. Questo avviene sia con stimoli visivi, sia con stimoli uditivi, nonostante la modalità uditiva non sia direttamente coinvolta nella procedura visuo-motoria di AP. Questo risultato ci ha suggerito che il codice spaziale utilizzato per rappresentare il tempo, è un meccanismo centrale che viene influenzato ad alti livelli della cognizione spaziale. La tesi prosegue con l’indagine delle aree corticali che mediano l’interazione spazio-tempo, attraverso metodi neuropsicologici, neurofisiologici e di neuroimmagine. In particolare abbiamo evidenziato che, le aree localizzate nell’emisfero destro, sono cruciali per l’elaborazione del tempo, mentre le aree localizzate nell’emisfero sinistro sono cruciali ai fini della procedura di AP e affinché AP abbia effetto sugli intervalli temporali. Infine, la tesi, è dedicata allo studio dei disturbi della rappresentazione spaziale del tempo. I risultati ci indicano che un deficit di attenzione-spaziale, dopo danno emisferico destro, provoca un deficit di rappresentazione spaziale del tempo, che si riflette negativamente sulla vita quotidiana dei pazienti. Particolarmente interessanti sono i risultati ottenuti mediante AP. Un trattamento con AP, efficace nel ridurre il deficit di attenzione-spaziale, riduce anche il deficit di rappresentazione spaziale del tempo, migliorando la qualità di vita dei pazienti. === Numerous studies showed that time intervals are represented via a spatial code ascending from left to right, where shorter intervals are represented to the left of longer intervals. There is also evidence that, this temporal-spatial line, can be manipulated by manipulating the spatial-attention direction. The present thesis contributes to the current debate on the relationship between spatial representation of time and spatial-attention by using a technique to modulate spatial-attention, i.e. Prismatic-Adaptation (PA). In a first part we wondered about the behavioral mechanisms of the spatial-attention and time interaction. We showed that a shift of spatial-attention toward a side of space by PA, induces a distortion of the representation of time stimuli according to the side of attentional manipulation. This is true for time stimuli presented in visual modality but also in auditory modality that is not directly involved in the visuo-motor procedure of PA. This results suggested that the spatial code used to represent time, is a very centralized representation that is affected by spatial operations at high levels of spatial cognition. We followed with the investigation of the cortical areas subtending the space-time interaction. With neuropsychological, neurophysiological and neuroimaging methods, we found that areas in the right hemisphere are selectively related to the pure processing of time, while areas in the left hemisphere are selectively related to the success of PA procedure and to the effects of PA on time. Finally, we focused on the study of the pathology of the spatial representation of time. We found that a spatial-attention deficit, following a right hemispheric stroke, induces a deficit in the spatial representation of time that reflects in patients’ daily life. Moreover we found that a PA treatment, effective in reducing the spatial-attention deficit, also reduces the spatial representation of time disorder, improving patients’ quality of life.
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