Summary: | Gli autori considerano in questo articolo la figura degli operatori di Call Center, riscattando storie di ordinaria precarietà rispetto alla problematicità di un’occupazione professionalmente debole, al fine di valorizzare risorse e conoscenze invisibili. Il testo è il frutto di un confronto e di un costruttivo scambio di idee ed esperienze, sollecitato da una collaborazione intergenerazionale e dall’interazione tra due esperti senior e junior con competenze di tipo sociologico e nelle scienze dell’educazione e della formazione. Il mito di Proteo ci è sembrato indubbiamente appropriato, riflettendo sull’operatore di Call Center come figura simbolica dell’alienazione del terzo millennio, per mettere in risalto quelle conoscenze e responsabilità che l’esperienza lavorativa quotidiana genera, trasformando identità professionali ed intimando un rinnovamento dei processi organizzativi e della formazione professionale. E’ questa la prima riflessione che proponiamo all’attenzione dei lettori per considerare la figura dell’operatore di Call Center.
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